martedì 2 agosto 2016

Novità bilancio 2016 "Fair Value"

Tra le novità più rilevanti per i bilanci 2016 redatti in applicazione delle norme OIC per la rappresentazione dei derivati che richiederà alle imprese una misurazione periodica del fair value degli strumenti finanziari. Se i derivati sono di copertura e l’impresa deciderà di utilizzare l’hedge accounting dovrà anche dotarsi di un processo che dimostri sia l’efficacia degli strumenti finanziari utilizzati nel mitigare il rischio “coperto” sia il grado di correlazione tra il derivato e l’operazione coperta.
Con il recepimento della direttiva 2013/34 il Legislatore nazionale elimina alcune delle storiche differenze tra il corpo dei principi contabili nazionali e quelli internazionali. In particolare, il nuovo n. 11-bis del comma 1 dell’art. 2426 c.c. impone a tutte le imprese, fatta eccezione alle micro-imprese, di rilevare nel conto economico le variazioni di fair value degli strumenti derivati, compresi quelli incorporati, a meno che si tratti di operazioni di copertura. Inoltre il comma 2 dell’art. 2426 stabilisce di fare riferimento agli IFRS omologati dall’unione europea sia per le definizioni di strumento finanziario derivato, sia per l’individuazione del modello e della tecnica di valutazione del fair value. Nello specifico si tratta dello IAS 39 «Strumenti finanziari: misurazione e rilevazione», adottato dall’Unione europea con il Reg. 1126/2008 e dell’IFRS 13 «Valutazione del fair value» omologato dall’Unione europea con il Reg. 1255/2012.
Il tema degli strumenti derivati ha sempre comportato un accesso dibattito tra gli esperti contabili, proprio in considerazione del fatto che in Italia, prima delle novità introdotte dalla riforma contabile, mancava una specifica disciplina che regolamentasse sia sul piano teoretico sia su quello applicativo la rappresentazione in bilancio degli strumenti finanziari di copertura e di natura speculativa.




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