mercoledì 26 ottobre 2016

CONSEGUENZE DI UN ABASSAMENTO DEL PREZZO: #sapere per #fareimpresa

Sono ricorrenti le situazioni in cui ci si rifugia in un mero abbassamento del prezzo nella speranza di recuperare clienti, fatturato e - forse - marginalità assoluta. Di solito sono comportamenti da ultima spiaggia messi in campo da chi non sa che pesci pigliare. Usare la leva prezzo senza sapere perchè il cliente è disposto a privarsi di ricchezza per acquistare il nostro prodotto/servizio e quanto vale quello che gli offro, è come dare una pistola in mano ad un bambino. E' matematico che la userà male, che si spaventerà e che rischia di fare del male a sè stesso e agli altri.

EFFETI DI UN ABASSAMENTO DEI PREZZI:

Diminuiscono i margini di guadagno
Sembra banale, meno entrate per ogni vendita significa meno guadagni per lo stesso numero di clienti, ma questo non dovrebbe essere un problema visto che hai abbassato i prezzi e le vendite dovrebbero aumentare. In realtà non è cosi, perché non aumentano o comunque non in maniera sufficiente, per colmare la distanza fra il prezzo nuovo e quello vecchio. Ecco allora che la prima conseguenza sono guadagni più bassi.
Diventi vulnerabile
Perché qualcuno dovrebbe acquistare il tuo prodotto piuttosto che quello di un tuo concorrente? Perché da te conviene? Se è questo quello che pensi allora stai commettendo un grave errore, perché anche i tuoi concorrenti possono sbarrare il prezzo attuale e scriverne uno più basso del tuo, anche solo di 1 euro, e allora ti troverai in una posizione di svantagio. Il problema diventa ancora più grave per noi “comuni mortali” quando ci sono delle spese nel processo di vendita, perché se qualcuno può ridurle ancora di più rispetto a te, diventa impossibile competere su questo campo. Quindi se il tuo posizionamento sul mercato è la convenienza, i tuoi concorrenti potranno “farti fuori” in qualsiasi momento, perché non hai un vero e proprio punto di forza.
Attiri clienti che valutano solo in base al prezzo
Avendo come unico punto di forza il prezzo più basso, avrai clienti che valutano solo in base al prezzo, senza considerare nemmeno la qualità. Invece quei potenziali clienti che valutano anche in base al valore del prodotto, sceglieranno i tuoi concorrenti, quelli che riescono a trasmettere in modo efficace la loro qualità.
Aumenta il lavoro per l’assistenza
Il risultato di avere questi clienti di scarsa qualità, significa più lavoro per il tuo servizio clienti, quindi sarai assalito da continue email, telefonate e contatti, perché spesso questo tipo di persone sono proprio quelle che non danno la giusta imporatanza al tuo tempo, e quindi si sentono nelle condizioni di poterti disturbare.
Svaluta il tuo lavoro
Potrà sembrarti strano ma è cosi, meno spesa = meno qualità. Anche se non è una legge universale, nella maggior parte dei casi questo binomio porta le persone alla conclusione che, un prodotto o servizio con il prezzo basso non può avere un’ottima qualità, altrimenti avrebbe un costo maggiore. Quindi il prezzo ha un ruolo fondamentale nella percezione del valore che il potenziale cliente ha, e abbassarlo è come dire in pubblico “il mio è un prodotto mediocre”, risultato? I clienti se ne vanno e attirerai quelli di scarsa qualità.
Rimangono solo le briciole
A questo punto si verifica un conseguenza che mi piace chiamare “guerra fra poveri” perché anche se il mercato è molto ricco, seguendo la filosofia del prezzo più basso, ti troverai a dividere quel poco dei guadagni che resta con molti concorrenti, che non riescono a trasmettere il giusto valore, mentre quei pochi che ci riescono dominano la parte più ricca del mercato.
Clienti meno felici
Qui si sfiora il limite dell’assurdo. “Ma come un cliente ha pagato meno il mio prodotto, dovrebbe esserne felice”. Spesso pero non è cosi. Infatti, in generale, chi è disposto ad acquistare il tuo prodotto ad un prezzo più alto (a patto che sia giustificato) saprà dare il giusto valore al tuo lavoro, e per questo te ne sarà riconoscente. Certo, non è una condizione che si verifica in tutti i casi, ma in proporzione avrai più clienti soddisfatti fra chi ha speso di più.
 Conclusione 
Il prezzo non è il valore che vendiamo ma semplicemente lo racconta. Purtroppo i venditori ne fanno l'argomento principale quando non sanno di cos'altro parlare, cioè quando non sono consapevoli della ricchezza che stanno offrendo.

domenica 23 ottobre 2016

“ #Check-Up aziendale indipendente”, strumento di conoscenza per PMI #fareimpresa


“Quando la velocità del cambiamento al di fuori di un’organizzazione supera la velocità del cambiamento interno, la fine è vicina…” - Jack Welch -
Dalla riflessione su questa frase di Mr Welch, o più semplicemente Jack come lui ama farsi chiamare informalmente, definito l’amministratore delegato del secolo dai più autorevoli professori di management americani, diventando una figura quasi mitica per la business community americana e internazionale ( è sufficiente considerare alcuni dati: Jack Welch è diventato il più giovane CEO di General Electric a soli 44 anni nel 1981 e durante la sua gestione ultraventennale ha creato più valore di qualunque altro manager nella storia ) e nata l’esigenza di informare gli imprenditori su alcuni aspetti della propria azienda sottovalutati per mille motivi tra cui l’interesse diretto di chi all’interno della tua attività li sviluppa e li porta alla tua conoscenza.

“Check-Up aziendale indipendente”, strumento di conoscenza

Una traduzione semplificata e indicativa di criticità e anomalie aziendali, altrimenti difficilmente individuabili, perché inserite nel complesso flusso delle attività e dei dati inseriti dal personale da te preposte.
Un “Check-Up aziendale” frutto di dati forniti da fonti esterne e indipendenti ti aiuta ad avere un quadro imparziale della tua attività.

Il tempo dell'imprenditore, il tuo tempo, è dedicato principalmente a garantire la stabilità e la crescita della tua azienda; come il "pit stop" in Formula 1, ogni strumento che ti permette di rilevare i dati diventa prezioso per pianificare velocemente le tue strategie interne  rispetto al cambiamento esterno.

lunedì 17 ottobre 2016

PREZZO: #sapere per #fareimpresa

Sono ricorrenti le situazioni in cui ci si rifugia in un mero abbassamento del prezzo nella speranza di recuperare clienti, fatturato e - forse - marginalità assoluta. Di solito sono comportamenti da ultima spiaggia messi in campo da chi non sa che pesci pigliare. Usare la leva prezzo senza sapere perchè il cliente è disposto a privarsi di ricchezza per acquistare il nostro prodotto/servizio e quanto vale quello che gli offro, è come dare una pistola in mano ad un bambino. E' matematico che la userà male, che si spaventerà e che rischia di fare del male a sè stesso e agli altri.

EFFETI DI UN ABASSAMENTO DEI PREZZI:

Diminuiscono i margini di guadagno
Sembra banale, meno entrate per ogni vendita significa meno guadagni per lo stesso numero di clienti, ma questo non dovrebbe essere un problema visto che hai abbassato i prezzi e le vendite dovrebbero aumentare. In realtà non è cosi, perché non aumentano o comunque non in maniera sufficiente, per colmare la distanza fra il prezzo nuovo e quello vecchio. Ecco allora che la prima conseguenza sono guadagni più bassi.
Diventi vulnerabile
Perché qualcuno dovrebbe acquistare il tuo prodotto piuttosto che quello di un tuo concorrente? Perché da te conviene? Se è questo quello che pensi allora stai commettendo un grave errore, perché anche i tuoi concorrenti possono sbarrare il prezzo attuale e scriverne uno più basso del tuo, anche solo di 1 euro, e allora ti troverai in una posizione di svantagio. Il problema diventa ancora più grave per noi “comuni mortali” quando ci sono delle spese nel processo di vendita, perché se qualcuno può ridurle ancora di più rispetto a te, diventa impossibile competere su questo campo. Quindi se il tuo posizionamento sul mercato è la convenienza, i tuoi concorrenti potranno “farti fuori” in qualsiasi momento, perché non hai un vero e proprio punto di forza.
Attiri clienti che valutano solo in base al prezzo
Avendo come unico punto di forza il prezzo più basso, avrai clienti che valutano solo in base al prezzo, senza considerare nemmeno la qualità. Invece quei potenziali clienti che valutano anche in base al valore del prodotto, sceglieranno i tuoi concorrenti, quelli che riescono a trasmettere in modo efficace la loro qualità.
Aumenta il lavoro per l’assistenza
Il risultato di avere questi clienti di scarsa qualità, significa più lavoro per il tuo servizio clienti, quindi sarai assalito da continue email, telefonate e contatti, perché spesso questo tipo di persone sono proprio quelle che non danno la giusta imporatanza al tuo tempo, e quindi si sentono nelle condizioni di poterti disturbare.
Svaluta il tuo lavoro
Potrà sembrarti strano ma è cosi, meno spesa = meno qualità. Anche se non è una legge universale, nella maggior parte dei casi questo binomio porta le persone alla conclusione che, un prodotto o servizio con il prezzo basso non può avere un’ottima qualità, altrimenti avrebbe un costo maggiore. Quindi il prezzo ha un ruolo fondamentale nella percezione del valore che il potenziale cliente ha, e abbassarlo è come dire in pubblico “il mio è un prodotto mediocre”, risultato? I clienti se ne vanno e attirerai quelli di scarsa qualità.
Rimangono solo le briciole
A questo punto si verifica un conseguenza che mi piace chiamare “guerra fra poveri” perché anche se il mercato è molto ricco, seguendo la filosofia del prezzo più basso, ti troverai a dividere quel poco dei guadagni che resta con molti concorrenti, che non riescono a trasmettere il giusto valore, mentre quei pochi che ci riescono dominano la parte più ricca del mercato.
Clienti meno felici
Qui si sfiora il limite dell’assurdo. “Ma come un cliente ha pagato meno il mio prodotto, dovrebbe esserne felice”. Spesso pero non è cosi. Infatti, in generale, chi è disposto ad acquistare il tuo prodotto ad un prezzo più alto (a patto che sia giustificato) saprà dare il giusto valore al tuo lavoro, e per questo te ne sarà riconoscente. Certo, non è una condizione che si verifica in tutti i casi, ma in proporzione avrai più clienti soddisfatti fra chi ha speso di più.
 Conclusione

Il prezzo non è il valore che vendiamo ma semplicemente lo racconta. Purtroppo i venditori ne fanno l'argomento principale quando non sanno di cos'altro parlare, cioè quando non sono consapevoli della ricchezza che stanno offrendo.

venerdì 7 ottobre 2016

La strategia aziendale è un "valore" da condividere #fareimpresa #sapere

Un unico obiettivo in cui credere rafforza la coesione del team aziendale e garantisce il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel business plan
Un'azienda lavora anche per l'ottenimento di alcuni obiettivi, oltre che per trarre un profitto economico. Per tale ragione, diventa fondamentale definire un'adeguata strategia aziendale.
Il livello competitivo tra aziende appartenenti allo stesso settore si è fortemente innalzato perché il cliente chiede sempre maggiore qualità e puntualità nel servizio, orientandosi verso chi garantisce ciò come due importanti priorità. Si tratta di avere le idee ben chiare su cosa si vuole ottenere e come poter dirigere gli sforzi, affinché l'obiettivo sia raggiunto secondo i tempi fissati.
Questo percorso è costituito da una serie di step che devono susseguirsi tra loro in maniera precisa, e certo durante il percorso non mancheranno sicuramente le difficoltà. È proprio l'ostacolo che rallenta i tempi e spesso costringe anche a cercare un obiettivo complementare.
Ogni manager è libero di definire il suo business plan secondo la linea che ritiene essere maggiormente adatta alla sua realtà imprenditoriale, scegliendo tra un orientamento piuttosto semplice e lineare o una strategia più complessa e impegnativa. Ovviamente, secondo la realtà imprenditoriale occorrerà tracciare l'adeguata strategia, tenendo sempre presente come elemento importante anche le risorse finanziare che si dispongono per sostenere questo tipo d'investimento.
Rientrare nelle spese eviterà certamente ulteriori problemi. Nel caso in cui l'obiettivo aziendale non fosse raggiunto, deve essere motivo di ricerca del problema affinché si cerchi e si crei una maggiore coesione tra "gli elementi produttivi" dell'azienda.
Se l'obiettivo non è stato raggiunto è doveroso cercare il problema. Solo in questo modo l'intero team si potrà sentire coinvolto all'interno di una squadra che lavora in maniera costante, affinché si ottengano dei risultati positivi. Nella definizione della strategia aziendale risultare essere vincente soprattutto la definizione del lavoro di squadra che coinvolge il soggetto come parte dell'azienda e valorizza il suo apporto come fondamentale al conseguimento dell'obiettivo stesso.
Nella singolarità del proprio lavoro ciascuno deve sentirsi parte integrante di una realtà più grande che lavora per un'unica finalità, che dev'essere condivisa da tutti. Ecco che si sottolinea anche l'importanza della condivisione dei "valori" all'interno di un team. Solo se tutti credono nello stesso obiettivo in maniera ferma questo potrà essere conseguito, perché ciascuno si spenderà nel suo ruolo dando ogni giorno il meglio di sé.

La gratificazione maggiore sarà riconosciuta solo al termine, quando gli sforzi saranno ripagati dal raggiungimento dell'obiettivo. È fondamentale credere nel lavoro che si sta svolgendo, dal manager fino all'operaio, nessuno escluso, se si desidera che la produttività sia costante. Lavorare per un obiettivo è certamente più gratificante e stimolante, sottolineando come è altrettanto fondamentale valorizzare l'attività di ogni singolo elemento dell'azienda.