domenica 28 maggio 2017

Uno è un numero troppo piccolo per raggiungere la grandezza #sapere per #fareimpresa


         "La scelta giusta,
         le persone giuste
         per fare squadra
."



Lavorare da soli può dare grandi soddisfazioni, ma a ben guardare, nessuno di noi può dare il meglio di sé, se rimane isolato. Anche – e soprattutto – al lavoro dove la capacità di coordinarsi con gli altri risulta essere sempre più richiesta.
Perché? Perché fare squadra coi colleghi e i superiori garantisce risultati migliori, che aiutano ad essere donne e uomini più felici, anche fuori dall’ufficio.
Le gratificazioni più robuste arriveranno solo se si sceglierà di mettersi in gioco con gli altri. Fare squadra al lavoro significa, infatti, disporre di un “patrimonio” inestimabile fatto di energie, competenze, idee, visioni, proposte e soluzioni differenti.
Di più: coordinarsi con gli altri vuol dire concedersi la possibilità di imparare costantemente qualcosa di nuovo e di crescere. Non solo nel lavoro. E non si sottovaluti il piacere che potrà derivare da un successo da condividere con gli altri a cui farà da contraltare la solidarietà e il reciproco soccorso che si attiveranno quando ci si troverà a fare i conti con qualche fallimento.
 Fare squadra al lavoro può rivelarsi, insomma, salvifico. Ecco perché sempre più aziende si occupano di “team building” e scommettono su tutta una serie di attività – formative e ludiche – tese a costruire un gruppo coeso e motivato.
Si va dalle classiche discussioni in azienda, con tanto di filmati da visionare o case history da analizzare, ai giochi di ruolo fino alle proposte più “ardite” che prevedono la possibilità di far vivere un’esperienza difficile ai dipendenti. Una giornata trascorsa a fare rafting o alpinismo può far aprire gli occhi anche ai più riottosi e convincerli che mettersi a disposizione degli altri e collaborare è la gratificazione più grande che ci si possa concedere.

Perché, come dice l’autore americano, John Maxwell: “Uno è un numero troppo piccolo per raggiungere la grandezza”.


giovedì 25 maggio 2017

UNA RIVOLUZIONE NECESSARIA PER I PROFESSIONISTI #sapere per #fareimpresa

Scorrendo le pagine del mio blog troverete parecchi articoli che parlano del futuro del professionista che si rivolge alle aziende (commercialista, consulente ecc.), ora vi invito a guardare questo video che ho trovato in rete (facebook.com/Simone-Brancozzi) dove due professionisti s’interrogano sul loro futuro e sul futuro dei loro dipendenti.




Il futuro del Commercialista in Italia. La contabilità sparirà, ecco perché…

1 LA MACCHINA SOSTITUISCE IL LAVORO DELL’UOMO, E’ LA STORIA
L’economia è piena di esempi del genere, dalla rivoluzione industriale al Fordismo fino a ciò che mai avremmo pensato.

2 LO STATO STA CERCANDO SISTEMI PER SAPERE SEMPRE DI PIÙ QUANTO GUADAGNA IL TUO CLIENTE. FATTURA ELETTRONICA!
Cosa accade con l’introduzione della fattura elettronica tra fornitore e cliente (i tuoi clienti)? Che lo stato sa esattamente quanto guadagnano e quanto spendono i tuoi clienti senza dover inventarsi algoritmi tipo gli studi di settore. Non avranno più bisogno di fare un bilancio perché tutto sarà automatizzato.

3 DELOCALIZZAZIONE DEI CENTRI DI ELABORAZIONE DATI ALL’ESTERO
Alcuni Commercialisti hanno già sperimentato la strada di esternalizzare lavori a basso valore aggiunto all’esterno. Quali? Attività di segreteria, centro elaborazione dati, monitoraggi, buste paga ecc.

COME FARE LA DIFFERENZA?
Lo studio del commercialista deve trasformarsi e muoversi verso altre aree consulenziali più strategiche e più rivolte alla pianificazione aziendale e al controllo di gestione. Lo studio deve diventare un centro di consulenza dinamico e a 360°, che eroga servizi in partnership con altri esperti che abbiano le competenze necessarie di problem solver.


ATTIVA studi integrati servizi per i professionisti che si vogliono distinguere 
NESSUN COSTO, RISPETTO DELLA TITOLARITÀ DEI CLIENTI
Per saperne di più Lucio Benetton cell.3356772096 mail l.benetton@attivastudiintegrati.net

lunedì 22 maggio 2017

Commercialista in Italia, professionista in mezzo al guado. #sapere per #fareimpresa

Fatevene una ragione, tre segnali ci fanno capire che la contabilità sparirà, quasi del tutto.Analizziamo quali sono i tre fattori che ci inducono a pensare che la figura del Commercialista così come la conosciamo ora sarà destinata a scomparire entro qualche anno se non si programma una ristrutturazione dello studio.
Chi percepisce i segnali in anticipo avrà un vantaggio competitivo.
Proviamo ad immaginare le tre ragioni che minano la stabilità di uno studio di commercialista tradizionale.

1 LA MACCHINA SOSTITUISCE IL LAVORO DELL’UOMO, E’ LA STORIA.
L’economia è piena di esempi del genere, dalla rivoluzione industriale, al Fordismo in poi. L’economia impone ai paesi più all’avanguardia di spostare in alto l’asticella dell’innovazione impiegando manodopera e occupati in lavori ad alto valore aggiunto. Si perdono di conseguenza posti di lavoro standard basati su basse marginalità, ripetitività e scarsa applicazione di conoscenza.
Esempi del genere ci sono stati da sempre nell’economia: perché alcune zone d’Italia si sono specializzate nel dopoguerra in alcuni settori dell’economia per esempio come “la calzatura”?
In quegli anni eravamo noi la “Cina” degli Stati Uniti!
Manodopera a basso costo… agli USA conveniva far produrre a Paesi a basso costo alcuni prodotti standard, tuttavia abbiamo fatto valere nel tempo design e artigianalità tipiche del Made in Italy.
In questo caso è il Digitale che batte il lavoro dell’uomo. Sono i Software che consentono o consentiranno a chiunque di automatizzare alcuni processi oggi ancora in carico “ai contabili”.
2 LO STATO STA CERCANDO SISTEMI PER SAPERE SEMPRE DI PIÙ QUANTO GUADAGNI. FATTURA ELETTRONICA TRA PRIVATI?
Se in una prima fase lo Stato ha cercato un alleato “digitale” come gli studi di settore, da qualche anno sono stati integrati nuovi strumenti utili al controllo dei flussi per prevenire e trovare in automatico gli evasori (c.d. controlli incrociati).
Parliamo in particolare della fattura elettronica tra privati, un sistema che darà la possibilità all’Agenzia delle Entrate la possibilità di conoscere in tempo reale entità delle fatture, i clienti con cui hai rapporti commerciali e cosa stai vendendo. Un grande fratello commerciale!
Cosa accade se utilizzi la fattura elettronica tra privati e lo fanno anche i tuoi fornitori ed i tuoi clienti?
Lo stato saprà esattamente quanto guadagni senza dover inventarsi algoritmi tipo gli studi di settore. Non avremo più bisogno di fare un bilancio per esempio perché tutto sarà automatizzato.
E’ ovviamente un caso estremo ma alcuni segnali ci fanno capire qual è la direzione della Contabilità del futuro, quindi delle professioni. Chi percepisce i segnali in anticipo avrà un vantaggio competitivo.
3 DELOCALIZZAZIONE DEI CENTRI DI ELABORAZIONE DATI ALL’ESTERO
Alcuni Commercialisti hanno già sperimentato la strada di esternalizzare lavori a basso valore aggiunto all’esterno.
Quali? Attività di segreteria, centro elaborazione dati, monitoraggi, ecc.
Capita sempre più spesso d’essere contattati da Call Center con un accento non propriamente Italiano, oppure chiamare noi l’assistenza e avere supporto direttamente dall’estero.
Negli Stati Uniti questa prassi è consolidata già da molti anni.
LA STRADA DA PERCORRERE?
Bene, oggi, e sempre di più in futuro, la figura del “classico commercialista” sarà percepita dai clienti come “quello” che presenta l’F24 da pagare e/o comunque “quello” che quasi sempre è foriero di continue e assillanti richieste di denaro da dedicare al pagamento di tasse.
Le aziende sono sempre più un organismo complesso. Il controllo su ogni sua funzione è impossibile se effettuato solo dall’interno, è per questo che il commercialista deve evolvere e mutare le proprie competenze assistendo i propri clienti non solo nei servizi tradizionali altamente concorrenziali e dai bassi margini ma in servizi più strategici e a valore aggiunto per il cliente. La contabilità generale e la consulenza fiscale base non possono essere sufficienti.
Lo studio del commercialista deve trasformarsi e muoversi verso altre aree consulenziali più strategiche e più rivolte alla pianificazione aziendale e al controllo di gestione. Lo studio deve diventare un centro di consulenza dinamico e a 360°, che eroga servizi in partnership con altri esperti che abbiano le competenze necessarie di problem solver.

ATTIVA studi integrati servizi per professionisti che si vogliono distinguere

venerdì 19 maggio 2017

La tua squadra, la conosci? #sapere per #fareimpresa.

ll gruppo, squadra sia essa di calcio o di lavoro si ritrovano insieme per il solo motivo di aver sottoscritto un contratto con la medesima società. Molte difficoltà possono quindi insorgere da questo fattore e diventa importante, al fine di superarle, la struttura relazionale del gruppo, la rete di comunicazione attuabile sui vari livelli: tra membro e membro del gruppo, tra i sottogruppi, tra conduttore e singoli membri o sottogruppi. Tali interazioni, oltre che in campo, si esplicano maggiormente nello spogliatoio dove il confronto è costante e si lavora per una maggiore coesione, ovvero un grado di solidarietà tra gli appartenenti al gruppo e la condivisione di norme comuni che producano il senso di appartenenza.
Qualora il comportamento di alcuni membri e l’idoneità dei loro atteggiamenti o prestazioni vengano messe in discussione, si possono sviluppare situazioni di conflitto. Nel conflitto, però, esiste un’opportunità di sviluppo e crescita, uno spazio di possibile creatività, in cui attivare competenze legate alla negoziazione ed alla comunicazione; non deve pertanto essere messo a tacere o curato, piuttosto controllato e gestito come segnale (sintomo) per ridefinire la situazione. Se il Mister riesce ad attuare con successo comportamenti mirati a ridurre il conflitto, l’ostilità può essere sostituita con la coesione e il gruppo-squadra potrà, quindi, considerarsi maturo, per cui gli sforzi dei singoli componenti vengono proiettati al raggiungimento dello scopo comune.
La frase “i panni sporchi si lavano in famiglia” aggiunge significato al valore del gruppo e si unisce alla simbologia che c’è dietro questo luogo fisico in cui si discutono i problemi del gruppo ed ognuno può sentirsi libero di esprimersi poiché ciò che accade lì dentro non ne attraversa le mura, rappresenta quindi una garanzia ed una tutela reciproca di cui ognuno di loro fa uso.
Il risultato in sé resta il fine ultimo di una squadra, mentre tutto il percorso che si costruisce per ottenerla passa attraverso un impegnativo lavoro di definizione del gruppo che avviene proprio negli incontri di "spogliatoio". Esiste, dunque, un’influenza molto forte tra spirito di squadra, senso di appartenenza e risultato della prestazione: la loro interazione genera coesione e rende il gruppo squadra più stabile e candidato all successo.

lunedì 15 maggio 2017

ANCORA UNA VOLTA TORNO A RIPETERE: PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE #sapere per #fareimpresa



Il  punto di partenza per dare atto ad un cambiamento in azienda è il check-up aziendale.
Per  semplicità si può paragonare ad un controllo medico dello stato di salute fisica di una persona rapportato con quello di un’azienda o impresa.
A seconda di ciò che si analizza, ad esempio pressione sanguinea, articolazioni, vista, apparato respiratorio, il medico attraverso una serie di domande, l’osservazione del corpo e la valutazione delle analisi riesce a dare una diagnosi sullo stato di salute del  paziente.
Nel caso in cui la situazione sia più grave o si presenti un’anomalia non meglio identificata ci si rivolge a uno specialista di settore, ad esempio un cardiologo o si fanno una serie di esami specifici.
La stessa cosa succede nelle aziende (che noi consideriamo entità viventi in quanto formate sempre da persone) che come le persone possono essere in salute, ma possono ammalarsi e spesso non intuire esattamente quale potrebbe essere la malattia.
Il check-up aziendale svolge appunto la funzione di analisi dello stato di salute dell’azienda.
Ne consegue che il check-up può interessare più aree aziendali e deve essere un’attività specifica e personalizzata per ogni singola realtà aziendale, condotta da consulenti preparati professionalmente, INDIPENDENTI e con esperienze provate. Il check-up aziendale non è dunque una auto-valutazione, ma una diagnosi effettuata da occhi esterni e obiettivi, che sa cogliere tramite interviste, osservazioni, raccolta dati e informazioni l’origine e le cause della problematica.

COME SI SVILUPPA:

FASE 1 – CONOSCENZA

Crediamo nel rapporto umano generato dall’incontro delle persone che poi condivideranno le attività.

FASE 2 – RILEVAZIONE DEI DATI

Un consulente specializzato si reca presso la tua azienda, raccoglie le informazioni e i documenti necessari ad un’analisi completa.

FASE 3 – ANALISI

Elaboriamo i dati raccolti tramite appositi strumenti, così da ottenere una visione ordinata e razionale delle informazioni. I risultati vengono valutati da esperti aziendalisti, che rilevano le aree di potenziale miglioramento, e le aree critiche che bloccano lo sviluppo dell’azienda.

FASE 4 – REPORT DI CONDIVISIONE

I nostri consulenti redigono un documento riassuntivo, che fornisce una visione rapida e precisa delle aree di azione. Questa fase è  indispensabile e vi permette di ottenere chiarimenti e delucidazioni in merito agli interventi proposti e decidere di proseguire con l’applicazione degli stessi.

FASE 5 – ATTUAZIONE

Il vostro Attiva suidi integrati “Project Manager” programma e coordina le attività di intervento e gestione degli specialisti che vi affiancano nel raggiungimento dell’obiettivo previsto.

FASE 6 – MONITORAGGIO

Le attività vengono monitorate costantemente attraverso report programmati fino al raggiungimento dei risultati previsti.


Successivamente puoi decidere di dare continuità all’attività di  monitoraggio.

mercoledì 10 maggio 2017

SEMBRA TUTTO COSI' SEMPLICE E POI? #sapere per #fareimpresa

Illusione:

proiezione in ambito immaginario di elementi che non troveranno corrispondenza nella realtà. 

·         -Vuoi sapere quanti soldi deve restituirti la tua banca? Forse la LIQUIDITÀ che ti serve è già NELLA TUA AZIENDA!

·         -Analisi gratuita del conto corrente per il rilevamento dell'anatocismo bancario e consulenza per ottenere il rimborso degli interessi anatocistici e rilanciare la tua azienda.
·         La necessità di ottenere sempre e comunque elevati profitti  porta gli Istituti di Credito e Società Finanziarie a contravvenire ripetutamente a leggi e specifiche esistenti in materia (applicazioni di interessi ultralegali).

·         -Sei interessato a scoprire gli addebiti illegittimi nella gestione del tuo conto corrente?

La realtà dei fatti:

·         -Vittime del mutuo e della società di controllo usura e anatocismo xxx Spa

·         -Oristano, XXX Spa ed è ancora Lite Temeraria

·         -I Tribunali di tutta Italia tutti concordi: “le perizie della XXX XXX Spa, del Dott XXX, con i “pro-veritate” dell’Avv XXX e le “note esplicative” dell’Avv XXX , sono infondate e prive di prove”

·         -Società che promette di difendere da usura denunciata da clientiImprenditori e privati cittadini hanno presentato esposti in diverse procure: lamentano di essere stati indotti a far causa alle banche sulla base di conteggi "inattendibili e incompleti”. Il centro, già sanzionato dall'Antitrust per pubblicità ingannevole, vanta poi l'uso di un software certificato dall'università di Bologna, che però nega. Al contrario collabora con la discussa Università popolare di Milano, in cui ricoprono ruoli di vertice i suoi fondatori.

RIFLESSIONE


Il controllo dell'usura e l'anatocismo gratuito non può essere il mezzo per la vendita di una perizia, la valutazione dei diritti bancari di una azienda è solo uno step di una valutazione molto più complessa e articolata. Il mero controllo delle sole posizioni bancarie con la speranza di avere ritorni per creare liquidità alla tua azienda, può diventare l'ultimo respiro prima della tomba.



ATTIVA studi integrati aiuta imprese e professionisti  ( commercialisti, avvocati), ad avere la verità inconfutabile sullo stato di salute delle aziende( con strumenti terzi e di Banca d’Italia).
Usura e anatocismo possono essere il male minore quando non si conosce la realtà inconfutabile che ti permette di agire.
Puoi agire col il check-up aziendale a 360° che ti consente di: individuare le cause che hanno portato l’azienda alla situazione di difficoltà; determinare la consistenza ed il valore del patrimonio aziendale e i punti di forza dell’attività; ricercare il rilancio dell’attività e dell’operatività aziendale; sviluppare un piano di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale; negoziare con banche, fornitori e clienti le modalità di attuazione del piano di ristrutturazione.

sabato 6 maggio 2017

martedì 2 maggio 2017

PERCHE' SI FALLISCE? #sapere per #fareimpresa

Ogni fallimento è spunto di riflessione, facciamoci alcune domande e poi ricominciamo da capo.

1 Non vi date un obiettivo


2 Non sapete come darvi un obiettivo/ Non sapete cosa volete

3 Non sapete come quantificare l'obiettivo e quindi come misurare se lo avete ottenuto

4 Non sapete darvi obiettivi intermedi per raggiungere il grande obiettivo

5 Avete scelto un obiettivo non adatto al mercato a cui vi rivolgete

6 L'obiettivo che avete scelto non valorizza le vostre capacità

7 Vi fate influenzare da chi vi dice che il vostro obiettivo è irrealizzabile

8 Non sapete dire no a chi cerca di deviarvi dall'obiettivo

9 Perdete tempo in attività che non vi aiutano a realizzarvi

10 Non pianificate correttamente l'esecuzione delle fasi per raggiungere l'obiettivo

11 Siete individualisti e non fate squadra

12 Non avete metodo

13 Vi rivolgete agli interlocutori sbagliati

14 Permettete alla famiglia di ostacolarvi