sabato 14 aprile 2018

LASCIA PERDERE, CON L’IGNORANZA DI CHI NON è CONSAPEVOLE TI CONVIENE CONVIVERCI



"Il principale svantaggio di sapere di più e di vedere più lontano degli altri in genere è di non essere compresi".

Parole dello scrittore e saggista inglese William Hazlitt (1778-1830).


Convivere con l’ignoranza degli altri ti porta a doverti adeguare alla massa, se sei al di sotto, ti calpestano, se sei al di sopra degli altri, trovi subito che il loro livello è inaccettabilmente basso, perché rimangono indifferenti davanti a ciò che ti interessa di più.

Se non facciamo come gli altri, ci tagliamo fuori dalla compagnia e dalla società. Parliamo un'altra lingua, abbiamo opinioni nostre tutte particolari e siamo trattati come se fossimo di un'altra razza. Niente è più inopportuno che intrufolarsi con qualche idea complicata nella mandria comune.
L’unico scopo dell’ignorante è piacere, non offendono mai con una verità e non disturbano con una bizzarria. Ogni pensiero deve essere bello di per sé, ogni espressione deve essere ugualmente rifinita. Non amano le espressioni popolari, ma i luoghi comuni, e rivestono forme senza significato con tutti i colori dell'arcobaleno.

Sono completamente presi da loro stessi e tutto il loro amor proprio è concentrato nel minuto presente. Tutta la loro esistenza deve essere fatta di piaceri squisiti, altrimenti gettano via tutto con indifferenza e disprezzo. Più ti mostrerai gentile, più ne abuseranno; ti ameranno meno, ma ti odieranno di più, e saranno ancora più intenzionati a vendicarsi di te per una superiorità che ai loro occhi è una questione totalmente oscura, ma della quale tu stesso sembri nutrire parecchi dubbi. Tutta l'umiltà di questo mondo verrà presa solo per debolezza e follia.

Il consiglio, quindi, è di recitare la parte del grand'uomo, di esagerare, di darsi delle arie, mezzi che lui sa bene che faranno estorcere un rispetto e una cortesia superficiali, "ma tanto niente altro si può ottenere da persone inferiori con l'indulgenza e la bontà". "Non esistono persone senza pretese e se meno ne hanno, meno possono riconoscere le vostre, non ricevendone alcun tipo di beneficio.

“Non possono capire una cosa simile".




giovedì 5 aprile 2018

IO LA VEDO COSì #sapere per #fareimpresa

Ispirato dal post di: Stefania Padoa
COLLABORIAMO? Dieci anni fa, quando ho iniziato il mio percorso come trainer, le aziende facevano una richiesta in particolare: aiuta i nostri commerciali a vendere di più! Negli ultimi anni ho assistito ad un'inversione di tendenza: ora la richiesta chiave non è tanto (o soltanto) vendere di più ma "aiuta le nostre persone a COLLABORARE. Qui non si parlano, non condividono informazioni, non si aiutano a vicenda". Dal mio osservatorio noto che in effetti la collaborazione, intesa come ricerca di sinergia con gli altri per lavorare (tutti) meglio e raggiungere prima e con più soddisfazione gli obiettivi, è diminuita. Mi chiedo quante opportunità di business si stiano perdendo solo per l'incapacità di collaborare. Poi mi viene in mente di aver letto tempo fa un report, datato Gennaio 2016, del World Economic Forum (The Future of Jobs) in cui si confrontano le "Top 10 Skills" che serviranno nel 2020 con le Top 10 Skills "in voga" nel 2015. Di "Cooperation" o "Collaboration" nessuna traccia, né nel 2015 né nel 2020. Quella che si avvicina di più è "Coordinating with Others": in seconda posizione nel 2015, scenderà in quinta nel 2020. E così mi chiedo: stiamo davvero andando nella direzione giusta?