giovedì 16 giugno 2016

SE VOGLIAMO FARE IMPRESA PRIMA CI DOBBIAMO CONOSCERE



CHI SIAMO


“Io sono fatto così”, è ciò che ci diciamo ogni volta che ci comportiamo coerentemente con la nostra convinzione, è l’immagine che ci siamo dati o che ci siamo creati, questo ci dà sicurezza e aumenta la nostra idea di come siamo, rafforzando in questa maniera il nostro benessere interiore.
La nostra convinzione aumenta e la nostra sicurezza tuttavia limita la nostra capacità di crescere e cambiare la nostra identità per poter affrontare nuove sfide.
La nostra convinzione deve essere supportata dalla consapevolezza che solo cambiando l'identità apriamo la porta al successo, in quei campi dove prima eravamo limitati e davamo la colpa del nostro insuccesso ai nostri limiti, dicendo “io sono fatto così”. Un esempio concreto è quello per cui la sola convinzione di poter smettere di bere e fumare ci porta all'assopimento momentaneo di quel vizio, purtroppo ne rimarremo nuovamente soggiogati perché il nostro cambiamento non era sopportato dall'idea di un cambio d’identità ma dalla sola convinzione di poter ottenere un risultato.
Allo stesso modo il cambio d’identità annullerà completamente la nostra convinzione del nostro essere e ci permetterà di ottenere risultati insperati (imparare una lingua nuova, ballare o usare uno strumento elettronico) che con la sola convinzione non siamo mai riusciti ad ottenere. Più riusciamo a mettere in discussione le nostre convinzioni, e quanto più riusciamo ad essere aperti mentalmente più l'immagine che abbiamo di noi stessi si amplia.
Una identità ricca e poliedrica è infatti il miglior antidoto contro l'infelicità.
Tutte le persone che limitano la loro identità, racchiudendola in poche e ristrette definizioni o, ancora peggio la lega totalmente a un ruolo o ad una attività che ricoprono nella vita, corrono inevitabilmente il rischio di non avere più un significato quando questo ruolo dovesse venire a mancare.
A questo punto il primo passo per capire chi “ io sono” è capire chi “io” voglio essere e stare attenti alle parole che abbiniamo dopo la parola “io”. Se abbiniamo parole come “io sono fatto così, io non sono capace, io ho sempre fatto in questo modo” quella sarà l'immagine e la convinzione che ci creiamo, nonostante tutto sia negativo, la nostra immagine ci sembrerà positiva e ci dà la sicurezza.
 “Non c'è forza più grande della psicologia umana del bisogno che abbiamo di rimanere coerenti con la nostra identità” (Anthony Robbins).
Ogni volta che ci comportiamo coerentemente con la nostra identità ci sentiamo noi stessi ed è questa una sensazione di certezza che possiamo provare. Ecco perché siamo disposti ad agire in maniera coerente con chi crediamo di essere, ed ecco perché diventa difficile cambiare la nostra identità, quanto più saremo obiettivi ed in grado di metterci in discussione noi e le nostre convinzioni più saremmo in grado di cambiare la nostra identità. Limitare la propria vita alle proprie convinzioni vuol dire che in caso di cambiamento oltre ad avere grosse difficoltà ad accettarlo, ci mette a rischio d’insuccessi e infelicità in quanto, come tutti sappiamo, un successo ci rende orgogliosi e quindi felici, inoltre daremo una nostra immagine limitata agli occhi degli altri.
La vita di tutti i giorni e il mondo che ci circonda è in continua evoluzione, noi non possiamo opporci al cambiamento ed è per questo che dobbiamo saper cambiare identità abbinando alla parola “io” termini chi ci rendono capaci di superare le difficoltà e ci rendano soddisfatti “ io sono in grado”, ” io lo so fare”.
Una chiara visione di cosa noi vogliamo essere ci farà inoltre risparmiare energie e ci darà la possibilità di intraprendere più attività, dedicando un po' di tempo a noi stessi e organizzando i nostri obiettivi, a questo punto ci renderemmo conto quanto potremmo fare e di quanto potremmo migliorare semplicemente cambiando le nostre convinzioni
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