E’ da molto tempo che vado a sostenere nei confronti degli
imprenditori e dei professionisti con cui mi rapporto quotidianamente l’importanza
di conosce il significato delle firme di garanzia ovvero Fidejussioni.
Capire quanto sono importanti o meglio pericolose queste
firme se non si conoscono i risvolti giuridici è VITALE.
Vi racconto in estrema sintesi un caso reale “scoppiato” il
20/12/2016
Quattro fratelli, tutti imprenditori.
Muore la mamma nel 2002 e ricevono in eredità terreni e casa
nelle quote spettanti, si limitano alla successione lasciando l’eredità indivisa anche perché il
padre è ancora vivo.
Nell’giugno del 2016 il padre sta male e solo in quel
momento uno dei fratelli comunica di avere dei problemi con dei creditori.
Dopo poco più di un mese muore il padre.
A quel punto si procede a dare avvio alla pratica di successione,
il fratello con i problemi economici assicura che non ha rilasciato nessun
impegno a favore del sistema bancario.
Nel mese di dicembre dopo avere trovato l’accordo su come
dividere i beni, ricevono la notizia dal notaio ( (che nel frattempo ha “preparato”
tutti i documenti ) di volere rinunciare all’atto.
Si chiedono il perché e si viene a scoprire che era già stata
emessa una ipoteca giudiziaria a seguito di un decreto ingiuntivo (dove non è
stato presa in considerazione neppure la verifica documentale e legale per
vedere se era possibile una opposizione) nei confronti dei beni del fratello
moroso, essendo i beni indivisi e in parte indivisibili gli altri fratelli si
trovano i beni ereditati bloccati dalla ipoteca del fratello moroso.
E NON FINISE QUI.
Il terreno ereditato dai fratelli, fa parte di una lottizzazione
che coinvolge circa trenta proprietari, per la parte di proprietà dei quattro
fratelli grava una ipoteca giudiziaria, essendo inoltre stato imposto dal
comune di lottizzare tutto il terreno
dei trenta proprietari considerato una sola opera urbanistica, di fatto si blocca
l’intera urbanizzazione..
Soluzioni: pagare il creditore per gli importi spettanti in
eredità al fratello e chiedere al giudice la cancellazione dell’ipoteca giudiziaria
( operazione che è soggetta alla volontà del creditore) .
Rischi:
Richiesta di danno da parte dei trenta lottizzanti composti
da privati e immobiliari.
Che il giudice e seguito della non accettazione da parte del
creditore della soluzione sopra esposta decida di dividere l’eredità a suo
piacimento, oppure manda tutto all’asta ( casa e terreni) e con il ricavato
paghi il creditore nella parte di ¼ e i ¾ li divida tra i fratelli che non
hanno mai rilasciato firme a garanzia e non hanno pendenze con nessun
creditore.
QUANTO SOPRA SOLO ED ESCLUSIVAMNETE PER UNA FIRMA RILASCIATA
SENZA COGNIZIONE DI CAUSA DAL FRATELLO E MAL CONSIGLIATO ( E’ DIRE POCO) DAI “PROFESSIONISTI" CHE LO SEGUONO.
IMPRENDITORE, PROFESSIONISTA, COMMERCIALISTA, FATEVI AIUTARE DA CHI E' COMPETENTE NELLE MATERIE CHE NON CONOSCETE.
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