martedì 21 febbraio 2017

Dopo 10 anni di crisi non è il caso di chiamarla con il suo vero nome? #sapere #conoscere #luciobenetton #fareimpresa #benetton

Sono dieci anni che sentiamo parlare di crisi, rendiamocene conto in realtà simo entrati in un nuovo mondo, che cancella o ridimensiona fortemente tutto quanto pareva consolidato o naturale.
"Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza. Il più grande inconveniente delle persone e delle
nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita ai propri problemi.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece, lavoriamo duro.
L'unico pericolo della crisi è la tragedia che può conseguire al non voler lottare per superarla."
(Einstein)
Un tempo ci si poteva adattare alla bisogna oggi non più, stare alla finestra non è una strategia, noi pensiamo, agiamo per abitudine ed è ciò che ci porta a essere in crisi.
Rendiamocene conto!
Oggi non è importante cosa si produce e neppure i servizi che si offrono, nel mondo globalizzato di aziende simili che offrono prodotti simili a prezzi simili è pieno .

Il sapere cambiare offrendo prodotti e servizi unici, in modo unico, fa la differenza tra crisi e cambiamento.
l.benetton@attivastudiintegrati.net

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